Le vicende storiche che si svolsero alla fine del primo millennio, sul territorio posto tra l'Abruzzo e il Molise, tra le valli del medio corso del fiume Sangro e i monti dell'alto Trigno, sono trattate con lo sguardo rivolto ai feudi che in questa area svolsero un ruolo di primo piano.
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Piccoli feudatari rivali, sempre calati nella realtà storica, si muovono con disinvoltura e spesso con spregiudicatezza tra signorie e contee, tra rocche e monasteri, tra intricati rapporti di parentela, vincoli feudali e rude pragmatismo al servizio delle famiglie dominanti. Diversamente i protagonisti diventano esitanti e impacciati quando le loro ambizioni li proiettano in situazioni di ampio respiro, italiano o europeo, quasi che il loro territorio montuoso, aspro e selvaggio, impedisse loro un orizzonte sufficientemente aperto da mostrare in tutta la sua ampiezza la complessità delle situazioni politiche del momento.